Annarita Celentano recensisce L’avvocato G. di Federica Sgaggio (collana Ottantamila) su Mangialibri.
Qua.
Di seguito un estratto.
[…] L’avvocato G. si lascia disegnare come un personaggio anonimo, senza volto né lineamenti: segaligno e piatto come una retta infinita, più o meno calpestata da un astuto “tris di donne” che in lui inciampa. La trama si dipana in poche pagine, sfiorando appena il confine del racconto lungo: tuttavia, lascia alla storia il suo legittimo respiro temporale e il suo spessore, attraverso una prosa schietta che, proprio nel dire, accende e alimenta la fiamma guizzante del non detto. L’avvocato G. è un uomo ordinario e, al contempo, usurato dalla sua stessa ordinarietà. Che si riaccende, piano, dalle sue ceneri: ma sempre come una fiamma piuttosto fragile e, quindi, soggetta al primo colpo di vento.
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